martedì 28 novembre 2017

Dolcepan di sole vaniglia e arancia, con solo tuorli, gluten free e a basso contenuto di nichel

Questo dolce nasce un mattino di una domenica di sole seguita a un sabato di pioggia forte. Da qui ho deciso di dargli questo nome, ma ispirata anche dal suo profumo e dalla morbidezza finale.  È un dolce delicato, tenero, che amo fare proprio all'alba perchè con la sua leggerezza,  davvero dà il buon mattino appena sfornato. E comunque lo faccio rientrare nelle ricette cotto e mangiato perchè risulta un impasto che resta un po' umido, per cui lo conservo massimo due giorni in un contenitore con una piccola apertura sopra e una grata interna che lo tiene sollevato dal fondo, un contenitore che usavo praticamente per cottura a vaore nel micronde.
Ho adoperato due miscele di base da cui ho tratto i grammi occorrenti. Sono due miscele ormai fisse nella mia dispensa sglutinata e nichelina, che mi facilitano ogni ricetta ma soprattutto i nuovi esperimenti.
Anche stavolta sono soddisfatta e condivido volentieri.

Le due miscele usate di base:
miscela per piccoli dolci senza glutine (plum cake, muffins, torte in stampi mediopiccoli):
290 gr di farina di riso, 60gr amido di tapioca, 70gr fecola di patate.
(Questo mix si ispira all'originale di Olga/Felix  http://www.uncuoredifarinasenzaglutine.com/index.php/2010/06/06/mix-di-farine-naturali-per-impasti/ )

Miscela di polvere lievitante senza glutine con cremor tartaro:
50 g di cremor tartaro, 35 g di bicarbonato di sodio alimentare, 15 g di amido di fecola di patate.
Miscelare le polveri tra loro. Riporre in un vasetto e conservare ben chiuso. Usare 12,5 g di lievito ogni 250 g di farina della ricetta prescelta, miscelandoli con la farina e  aggiunti poi assieme come ultimo ingrediente nei dolci.
(Questa miscela ed altre alternative ai lieviti chimici le trovate nel blog La Regina del sapone http://www.lareginadelsapone.com/2013/11/6-alternative-al-lievito-artificiale.html )

Dolcepan di sole vaniglia e arancia
con solo tuorli, gluten free e a basso contenuto di nichel

Ingredienti: 215 g di miscela per piccoli dolci senza glutine , 110 g di zucchero, 2 tuorli, 50 gr di burro senza lattosio, scorza grattugiata e succo di un'arancia(non  troppo grande), mezza tazzina da caffè di  latte di riso, mezza bacca di vaniglia, 11gr di miscela di polvere lievitante senza glutine con cremor tartaro.
Unisco la miscela di farina con i grammi di polvere lievitante.
Apro la mezza bacca di vaniglia e raschio i semi.
In un pentolino scaldo a bagnomaria il latte con i semi di vaniglia, la bacca aperta e il burro a pezzetti.
Tolgo dal fuoco, lascio raffreddare poi verso al centro delle polveri di farina e lievito, assieme allo zucchero, ai tuorli, al succo e scorza grattuggiata dell'arancia e il latte.
Amalgamo bene il tutto. L' impasto non deve risultare denso quindi se occorre aggiungo un altro filo di latte.
Verso quindi in  una tortiera rotonda a bordi non più alti di 5cm, foderata di carta forno bagnata e strizzata, oppure divido l'impasto in due versandolo in due stampi da plum cake piccoli.
Inforno a 190 °C per i primi 20 minuti a metà livello, poi a 180°C per altri 20 minuti, abbassando la teglia di un livello, più in basso. Faccio la prova stecchino. Gli ultimi 5 minuti prima di spegnere il forno, tolgo dallo stampo il dolce e lo capovolgo sulla grata, lo taglio lentamente e lascio intiepidire finchè il forno sia raffreddato.

lunedì 27 novembre 2017

Rugosini al limone, biscotti senza albumi, senza lievito, senza glutine e a basso contenuto di nichel

E così inizia una nuova settimana ma finisce un altro mese...
e fra poco termina un altro anno...
Uhuuu, che riflessioni profonde stamattina 😂
No, la verità è che ho bisogno di leggerezza e spero di smaltire certe cose della passata settimana.
E ovviamente uno dei modi per farlo è dedicarmi ancora a sperimentare nuove ricette. 
Io devo svegliarmi col dolce pronto c'è poco da fare. Anche se non sono più la golosa di un tempo, almeno a colazione mi serve il dolcetto alternato alle mattine in cui bevo tisane, mangio frutta ... o lascio il vuoto perchè Mister Reflusso o  suo cugino Mal di stomaco rompono le scatole a tratti.
Sto usando molto meno zucchero nelle ricette, ma c'è tanto da migliorare, da eliminare, da...rivedere, lo so.

Stavolta volevo provare qualche dolcetto senza uova, ma poi almeno un tuorlo l'ho messo e il risultato è stato discreto.
Certo sembrano me d'estate che faccio la mozzarella fra la schiera cittadina di bronzati e abbronzati e non credo di aver scelto il nome giusto. 
Potevano chiamarsi benissimo"I pallidini" oppure 'Gli Albini"... anzi, pensando che appena fatti il sapore non mi soddifaceva totalmente e che invece dopo 3 giorni mi sembrano davvero buoni per essere senza questo, quello e quell'altro... direi che potevo pure chiamarli "I biscotti del buon domani" !
Ma alla fine vale il primo nome che mi è venuto appena sfornati vedendoli tutti rugosi.
E devo dire che dopo aver sfornato questi mi son riuscite altre buone ricette di biscotti e dolcetti , per cui vi conviene tornare a sintonizzarvi su queste pagine 😎😉
Alla prossima 😊

Rugosini al limone, biscotti senza albumi, senza lievito, senza glutine e a basso contenuto di nichel
140gr farina di riso, 30gr, farina o amido di tapioca, 60 gr fecola di patate, 20gr farina di sorgo, 40gr zucchero di canna a velo, 80 gr di burro senza lattosio, succo e scorza grattuggiata di mezzo limone grosso, 1 cucchiaio di latte di riso, 1 tuorlo, mezzo cucchiaino raso di bicarbonato

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Taglio a fettine sottili il burro e lo metto ad intiepidire bagnomaria. Tolgo dal fuoco e lascio raffreddare. Lo unisco allo zucchero a velo e amalgamo con  frullino elettrico. Poi unisco il tuorlo, il succo e scorza grattugiata di limone. Impasto con le fruste finchè si formi una bella crema densa.
In una ciotola di vetro metto farine, fecola, tapioca e bicarbonato e al centro verso la crema precedentemente composta.
Comincio a lavorare il tutto con la punta delle dita e verso il cucchiaio di latte per far unire l'impasto finora sbricioloso. Solo se occorre verso un secondo cucchiaio di latte.
Lascio riposare 10minuti e poi formo delle palline della grandezza di un'albicocca che vado a schiacciare leggermente e ripongo sulla teglia foderata di carta forno.
In forno freddo metto la teglia a 180° per 20minuti e altri ulteriori 5 con modalità solo sopra per farli colorire un po'.

mercoledì 15 novembre 2017

Tortino con zucchine, yogurt e olive, senza glutine, senza albumi, a basso contenuto di nichel

Eh, sì da un giorno all'altro di nuovo a postare una mia ricetta...e chi lo avrebbe detto!
Come promesso qualche settimana fa ecco il mio secondo facile e veloce e che per me rappresenta un piatto unico.
Mentre lo facevo per me, ne approntavo uno per figlia e marito con altro tipo di panna e formaggi, pane classico e in aggiunta una patata grattuggiata.
Una volta in tavola non potevo provare il loro, ma loro il mio tortino si ed è stato promosso a pieni voti.

Queste piccole soddisfazioni fanno lentamente uscire da quello sorta di nuvola danger che ti avvolge quando ti prende anche l'allergia al nichel, dopo tutto il resto.
Ti rendi conto che puoi ritrovare il piacere di cucinare, gustare e subentra la voglia di sperimentare. Creare nuovi piatti riporta l'arcobaleno fra i fornelli e la tavola.

Tortino con zucchine, yogurt e olive
Senza glutine, senza albumi, a basso contenuto di nichel

Ingredienti per 2 porzioni / pirofila di 20x15 cm
1 tuorlo, 50ml di panna senza lattosio, 2 cucchiai di yogurt bianco greco(uso quello della Fage Total), 2 cucchiai di farina di riso, due cucchiai di parmiggiano 36mesi, 60-80 gr pecorino semistagionato a dadini ( o altri come robiola Mustaffa  e stracchino Merivio senza lattosio oppure un cremoso consistente tipo spalmabile fresco Benesì Coop ovviamente dosi da rivedere), una zucchina, 4-6 olive , due cucchai di limone, la punta del cucchiaino di bicarbonato di sodio, una ciotola di pane gluten free homemade secco e fatto grossolanamente a briciole, olio extravergine di oliva


In una ciotola di vetro metto il tuorlo, la panna, lo yogurt, le olive, un cucchiaio di parmiggiano, metà del formaggio a dadini, la zucchina a julienne o grattuggiata grossolana, il succo di limone,  una metà delle briciole di pane, farina di riso aggiunta del bicarbonato, mescolando per bene.
Cospargo la pirofila di qualche cucchiaio di briciole di pane e verso il compost. Lo uniformo passando avanti e indietro la forchetta senza schiacciarlo.
Cospargo la superficie delle restanti briciole di pane, poi del parmiggiano, dei cubetti di formaggio e un filo d'olio.
Inforno a 170° per 20-25minuti, poi a 180° funzione grill per 5-8 minuti al fine di far formare crosticina dorata.

E voilà ... buon appetito 😋

martedì 14 novembre 2017

Ciambella semplice con yogurt e sciroppo di riso, solo tuorli, senza latte, gluten free, a basso contenuto di nichel e senza lievito

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Lo so, lo so, ho chiuso il precedente post pensando che avrei postato la mia ricetta di un secondo piatto facile e veloce ma ... ma la golosità ha sempre la meglio e per colazione alcuni giorni fa avevo provato a farmi una piccola ciambella che oggi ho finito. E così mi è venuta voglia di rifarla ma anche di postarvi prima questa.

Stavolta bando alle mie ciance sproloquianti e fiondiamoci ai fatti.
Sto sperimentando alcune miscele sia per torte che biscotti.
Quindi ho usato una miscela di base che mi ha dato soddisfazioni subitissimo....cioè facendo questo dolce.

Miscela per piccoli dolci (plum cake, muffins, torte in stampi mediopiccoli):
290 gr di farina di riso, 60gr amido di tapioca, 70gr fecola di patate.
(Questo mix si ispira all'originale di Olga/Felix  http://www.uncuoredifarinasenzaglutine.com/index.php/2010/06/06/mix-di-farine-naturali-per-impasti/ )


Ciambella semplice con yogurt e sciroppo di riso, solo tuorli, senza latte,  gluten free, a basso contenuto di nichel e senza lievito:
210 gr miscela suddetta, 2 tuorli, 60 gr sciroppo di riso, 20gr zucchero di canna, 2 cucchiai di succo di limone, un cucchiaio colmo di yogurt bianco greco, una tazzina da caffè di latte vegetale di riso, 60gr olio di riso, mezzo cucchiaino raso di bicarbonato.

Si procede mettendo in una terrina capiente i tuorli, lo zucchero e lo sciroppo di riso e si sbattono bene con fruste elettriche. Poi aggiungete latte, yogurt, succo di limone e sbattete ancora. Poi l'olio e continuate con il frullino.
Prendete un po' della miscela di polveri miscelatevi il bicarbonato.
La miscela restante iniziate ad aggiungerla poco per volta al composto semiliquido e solo infine metterete le polveri unite al bicarbonato.
Lavorate un po' e versate in uno stampo a ciambella di silicone.
Infornate per 50 minuti a 170°.

A fine cottura, io ho l'abitudine di lasciare raffreddare poco il dolce e capovolgerlo subito su una grata di plastica, (la mia è quella dell'essiccatore) e farlo subito a fette che evapori bene l'umidità interna. Poi lascio in un contenitore NON ben chiuso se andrà consumata in 4-5giorni, ma spesso le mie "dolci cosine da problematica" se la slurpa anche  anche il marito e quindi a volte lascio le fette  solo coperte con un panno sottile.

A presto 🍃😘🍃

giovedì 9 novembre 2017

Sfoglie di pane azzimo gluten free, senza lievito, senza latte e a basso contenuto di nichel

Rieccomi e chissà quante volte lo scriverò Rieccomi... questo blog riprenderà vita ora che ho tutte e tre queste magagne con latte, glutine e nichel.
E se per la prima volta vi siete imbattuti in questo blog, sappiate che non è solo un semplice blog di cucina... no, io racconto un po'... per vostra fortuna solo un po'... anche del mio percorso di salute, dei sassi ...delle delusioni, stranezze, assurdità trovati su questa strada e ... delle gioie, delle soddisfazioni, degli insuccessi ai fornelli, dei ritenta che sarai più fortunata e chi l'ha dura la vince!

Per assurdo quando prima potevo ancora variare fra molti alimenti non ho coltivato il mio blog, gli esperimenti possibili... adesso che sono ridotta a pochissime cose, sono piena di voglia di fare ma so che non saranno più solo parole, solo un'idea... e intanto un tuono facendomi sobbalzare... ha confermato. Ora tutto dipende davvero solo da quanto mi applico ogni sacrosanto giorno... se lavoro fra forno e padelle mangio, sennò peggiorerò solo questa nuova condizione. E soprattutto ora in detox che al supermercato posso entrarci a stento per prendere frutta e verdura fresca e stop... ora che in generale sono esiguamente contati gli alimenti da poter usare.
Nel frattempo sono tutta un annotare... cosa mangio per filo e per segno, sintomi, malesseri, ricette che devo sperimentare, idee di ricette che vorrei arrivare a partorire... ed è pure più complicato quando sei una cuoca impertinente e indisciplinata perchè fai a occhio, non ami riprodurre ma devi sempre stravolgere, fare e metterci del tuo.
Ve lo avevo detto cosa sarei per mio marito? La cuoca del dolce ora e mai più !
Si perchè spesso mi vengono buoni biscotti, buoni dolci ma dato che arraffo quel che c'è al momento pensando sempre...tanto poi me lo ricordo... tracchete... se riprovo lo stesso dolce dopo esce tutt'altro perchè questo non lo avevo pesato, quello era lì di rimanenza e la volta dopo ok, ne hai ma di marca diversa e purtroppo fa la differenza.
In queste ultime settimane però sto mettendo la testa a posto... volano note ovunque, bigliettini di appunti qui e lì... il passo successivo sarà trascriverli in un nuovo ricettario, ne resterà sulla mensola solo uno di ricettario a fine 2018.
Sì l'anno nuovo non è neanche arrivato... e dopo quasi 45 anni senza aver mai fatto un buon proposito per l'anno nuovo, ecco... fatto il mio primo 😂
E non solo primo proposito/missione,  ma  anche fatto una promessa a me stessa: riuscire a non rimpiangere più il pane.
Questa cosa mi ha letteralmente torturata quando sono entrata nella ancora,  in Italia, sconosciuta gluten sensitivity. L'unico pane davvero decente e buono che mi era riuscito senza glutine era il no-knead e  riusciva solo se fatto comunque con una miscela dei mix pronti per celiaci.
Non apro nè chiudo parentesi su certa roba... dovevo essere io a non lasciarmi stregare. L'industria ha come missione produrre e vendere... e alimentare a più non posso il suo fifty-fifty con l'industria farmaceutica. Potete indagare da soli prima di darmi della matta, grazie... in fondo vi basta digitare in google due parole ... i nomi di due colossi rappresentanti una e l'altra...  scrivete "Monsanto e Bayer". E poi da lì cercate ancora se avete voglia di inizare a diventare consapevoli e sfidare chi vi liquiderebbe con varie parole...complottisti, fissati, perditempo, terrosisti psicologici.

Tutto sommato penso ogni giorno che sono ancora nella schiera dei fortunati... al di là di quanto mi sono dovuta togliere e vietare, di quanto posso rimpiangere... io posso... posso ancora fare tante cose, ho ancora gli strumenti per capire, le possibilità per sperimentare e giostrarmi.

In questo stato di cose ossia fare una dieta detox, secondo me devono imperare poche regole, ma io per ora le ho davvero ancor più ridotte... solo due: semplicità e ritorno alle origini.
E così dopo un mese a cercare, leggere, scovare, provare ricette di pane e simili... e lasciamo perdere i buchi nell'acqua... scopro un pane antico, notissimo,  di cui avevo sempre sentito nominare ma mai mi ero degnata di leggerne a fondo e provare a farne.
Sto parlando del pane azzimo.
Ė un tipo di pane preparato con farina d acqua, come tutti gli altri pani, ma senza subire il processo di fermentazione e sarebbe anche senza aggiunta di lievito.
Per molto tempo è stato  l'unico pane conosciuto dall'umanità.
Si preparava con sola farina integrale e acqua, si cuoceva mettendo l'impasto su pietre arroventate o cenere calda, che gli trasferiva un sapore di cenere.
In seguito la preparazione del pane si è evoluta per la scoperta del forno e del lievito, all'estrazione della farina e all'aggiunta di altre sostanze come olio, burro, spezie ecc.
Ma di fatto resta il pane più facile da fare sia per praticità che per motivi  dietetici.... o religiosi.

Quando ho provato a farne, ma con sola farina di riso, ho ottenuto qualcosa di similpiadinoso che ha degnamente sostituito per ora la mia idea del pane.
La prima volta (il cui risultato sarebbero le sfoglie  in questa foto), confesso che ho messo una spolverata di alloro, ma in detox non è consentito. Poi le ho provate senza aromatizzarle, sono buonissime comunque e così continuo a farle.
Con la ricetta che segue vengono 4 sfoglie di circa 20cm di diametro. Una volta presa la mano, ho sempre fatto una dose e mezza perche 4 sfoglie mi durano neanche due giorni essendo comunque 20cm di diametro.
 Sono buone ...ehmmm... per me strabuone. Mi rendo conto che una persona che non ha problemi di glutine legati anche al nichel non può capire perchè uso questo termine, ma per apprezzare le cose semplici purtroppo si deve camminare molto all'indietro prima di riuscirci.

Cosa ho trovato fondamentale nel fare queste sfoglie :

- la pentola in cui cuocere farina, acqua ecc. per me è in ceramica bianca NON smaltata, che poi diciamocelo... sono le più adatte quando si ha allergia al nichel. Io me ne ritrovavo qualcuna avuta in regalo anni fa sposandomi e adesso averle sono state una manna dal cielo. Per le varie cotture bisogna prenderci la mano, ma solo con queste sto davvero col pensiero tranquillo quando cucino.

-retine spargifiamma... mettetele sempre anche se usate le padelle che vi raccomando di seguito,

- la padella in cui cuocere l'impasto ottenuto : deve essere di quelle pesanti, di quelle che quando spegni il fornello continuano a cuocere per alcuni minuti perchè per il loro fondo e spessore del materiale, accumulano tanto calore che occorre tempo per calare la temperatura. Che poi con  queste sfoglie mentre ne cuocerete una dopo l'altra, ma non dovrete spegnere il fuoco e far raffreddare la padella per ricominciare da capo come con certe focacce e pizze gluten free, bensì abbassare un poco la fiamma perchè la padella avrà raggiunto una buona alta temperatura.
Io ne ho alcune della marca Bra prese su Amazon, fondo liscio,  e sono padelle adatte a fornelli a induzione, ma le ho sempre usate sui fuochi normali. Mi durano una dozzina di anni prima che inizino a rovinarsi sul fondo.
Potete provare con quelle in pietra, ma quelle pesanti, non le tante spacciate per tali che di pietra hanno solo l'aspetto. E mettere un foglio di carta forno di modo che alle prime esperienze vi limiti di bruciarle. Poi imparando grado di fiamma e tempi, vi gestirete anche senza carta.

- lavorare l' impasto ancora ben caldo, prima nella pentola poi sulla spianatoia. Cercate di premere con un largo cucchiaio di legno o plastica per unire il più possibile e poi versate sulla spianatoia per formare una palla liscia.

Suggerimenti: non usate antiaderenti qualsiasi per cuocere le sfoglie perchè cuocere qualcosa di asciutto fa sì che lo strato col tempo ne risenta e o si deforma il fondo o verrà via senza grattare ma attaccandosi micropezzetti per volta ai cibi ... ed è metallo... occhio. Oltretutto non avrete una buona cottura e quindi un buon pane azzimo finale.

SFOGLIE DI PANE AZZIMO gluten free, senza lievito, senza latte e a basso contenuto di nichel

260 ml di acqua , 210 gr farina di riso circa, una presa di sale fino rosa dell' Hymalaia, 3 cucchiai di olio d' oliva extravergine ... facoltativa una spolverata di rosmarino e alloro essiccati e ridotti in polvere.
 In una pentola di ceramica porto ad ebollizione l’acqua con l’olio e poi verso la punta del cucchiaino di sale. Tolgo dal fuoco e verso subito la farina poca per volta,  (aromatizzata se avete così scelto), mentre rimesto per qualche minuto con una spatola larga di legno, di modo che il composto inizi ad unirsi.
Poi verso tutto sulla spianatoia e a palmi accoppati che raggruppano le grosse parti di impasto e lo contengano tutto, con tocchi rapidi atti ad amalgamare il tutto senza scottarmi,  formo una palla liscia. Potete bagnare le mani ogni tanto in una ciotola di acqua fredda per mitigare la sensazione di scottarvi.
Lo divido in 4 parti uguali e con il matterello inizio a stendere una sfoglie abbastanza  fine. Se vedete che si attacca al legno, mettete un foglio di carta forno per stendere senza problemi. Copro le altre tre parti con una ciotola di vetro, mentre comincio a cuocere la prima in  padella molto calda (uso sui miei fuochi normali a gas quelle pesanti adatte a fornelli da induzione) a fiamma un po' vivace e rigirandola un paio di volte per lato, finchè non abbia una bella doratura, ma senza asciugarla eccessivamente. Appena messa in padella dopo 5minuti la giro, lascio cuocere pochi minuti l'altro lato e poi di nuovo la rimetto sul primo lato e a questo punto lascio cuocere di più. In questo modo evapora la prima umidità e solo rigirandola formerà delle bolle caratteristiche che la alleggeriscono.Si mantengono bene anche per 2-3 giorni, basta scaldarle leggermente in forno a 170 per 5-10minuti.



Devono restare morbide.  Quindi faccio raffreddare su una grata. Mentre questa si avvia a cottura finale ovviamente mi inizio a stendere la seconda sfoglia e così procedo.
Potete mangiarle così al naturale o farcirle come un panino o meglio come una piadina.
I giorni seguenti potete anche metterle nella padella coperte a fiamma media. Si riammorbidiranno. Se invece le scaldate ulteriormente saranno così croccanti che potrete usarle a mo' di lasagna, intermezzandole con verdure e formaggi e passandole al forno.
La conservazione : vanno tenute in contenitore non chiuso poichè cuocendole che restino morbide, avranno in sè ancora umidità che se chiuse svilupperebbe muffe come d'altra parte qualsiasi pane. Se invece le asciugate bene in padella cuocendole, non gli servirà aria. Io in genere la parte che consumo in due giorni la metto in vassoio coperto da panno di lino, quelle ben cotte che uso nei giorni seguenti per similparmiggiana di verdure, le chiudo.
Diciamo pero che cotte tutte morbide fa più comodo per potersele gestire come si cerde poi nei giorni seguenti poichè conservandole senza chiuderle si asciugheranno comunque se non le consumate o potrete comunque passarle in forno o padella per renderle croccanti e usare per fare sformati


Alla prossima ricetta... di cosa ho già un'idea... un secondo veloce ma  che potrebbe essere anche un piatto unico ;)



lunedì 6 novembre 2017

Buonbrutti, i miei biscotti senza albumi, senza latte, senza lievito, gluten free e a basso contenuto di nichel

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Rieccomi  a precedere l'alba come da qualche mese in quà che l'insonnia si è fatta più viva, inevitabile per tutto il patatrac di sintomi che l'allergia alimentare al nichel mi sta risvegliando.
Novità... ho dovuto mettere gli occhiali per leggere e anche se a 45 anni ci stanno... l'oculista non esclude che sia stato anche per il calo di peso improvviso che Mister Perfido Nichel mi sta causando.

Ierisera ho ridato purtroppo il benvenuto ufficiale anche a Mister Reflusso con cui due anni fa ho convissuto per ben 7 mesi, costretta a dormire seduta nel letto quando per la gluten sensitivity non digerivo più nemmeno l'acqua. Calavo un kilo al mese... un'altra tortura... io non ho mai amato le diete, i cambiamenti di linea... a me l'arrivo dell'estate, la prova costume e company... mi facevano un baffo . Che stress dover cambiare il guardaroba... quell'idea mi ha sempre trattenuta fin da ragazzina dal provare a fare diete. Preferivo cambiare pian piano alimentazione, correggerla e così ho fatto. Eppure non bastava a quanto pare.. se nasci difettata non è che possono farti dialisi di tutte le cellule zoppe e ubriache. La farai tu stessa man mano se capirai dove agire... per poi morire almeno felice di averti ascoltata , vada come vada, qualsiasi risultato otterrai.
Ricordo come mi ostinai a non prendere medicine ... mentre mio marito in contemporanea si viveva il suo reflusso per altri motivi , ma  seguendo il protocollo medico (noi siamo Mister A e Miss Z) assumendo i cosidetti gastroprotettori e roba varia ... io manco a pagarmi avrei preso nulla di chimico perchè avevo promesso a me stessa di disintossicarmi dalla medicina allopatica, la comune medicina.
Che poi  leggetevi qualche articolo al riguardo... alla fine studi hanno dimostrato i danni che fanno... e a me alla fine mi aiutò un fermento thailandese di 7anni a lui tutte quelle schifezze non aiutarono affatto. Così smise e provò "quella roba" , i miei fermenti... ed evitando anche certi cibi, pian piano gli sparì.
Adesso però sono in fase resettaggio completo degli alimenti e con Mister Reflusso dovrò rifarci i conti volente o no , prima di poter riprendere i miei amati fermenti sia autoprodotti che quelli molto invecchiati.

Il reflusso così forte, invalidante il sonno, onnipresente di giorno a toglierti del tutto la voglia e il bisogno di alimentarti... una volta passato  era rimasto il mio spauracchio, il mio incubo. Ho pregato di non doverlo mai più rivivere, ma adesso ... lo affronterò nonostante il magone perchè se così deve essere, sarò io a vincere... di nuovo  e senza schifezze.
Intanto mi ha risposto una nutrizionista che si intende di questa allergia e delle altre che ho... pare che dovrò indagare immunologicamente e per adesso lei mi aiuterà con un piano alimentare detox. La conoscerò entro fine mese ... per ora attendo i  risultati dei tanti esami del sangue con cui mi presenterò a lei.

Oggi sono qui a lasciarvi una buona buona buona... ricetta di biscotti che mi sono riusciti due giorni fa, ma con sto reflusso più della metà della dozzina sfornati sono ancora lì... a farmi gli occhioni dolci mentre le papille iniziano a danzare appena li guardo e  la mente ha inondazioni di ricordi gustativi tentandomi come neanche potete immaginare. Roba da canti delle sirene di Ulisse moltiplicati per centomila... ma io resisto... e li consumerò una briciola per volta quando mi piglia quella voglia di dolce... una voglia che qualcosa dentro mi dice che non dovrà solo essere resettata, ma pian piano cancellata per sempre.
Fatto sta che io continuerò a sperimentare anche laddove non potranno le mie papille usufruire del risultato, perchè ogni ricetta riuscita sarà utile in futuro a mia figlia in primis e anche per Mister A.

In questa ricetta prima di tutto gluten free, c'è solo un tuorlo e niente albumi.. perchè l'albume fa alzare l'istamina e nell'attesa di appurare se ho problemi anche con quella, evito. (Per una lettura di apprendimento/ approfondimento dei cibi più allergenici riguardo l'istamina leggete qui http://www.allergyverona.it/alimenti.htm )
Inoltre come noterete d'ora in poi sono tornata all'uso del burro invece che l'olio perchè ahimè per assurdo  in questo caos, lo digerisco meno peggio. Sto cercando quello chiarificato a un prezzo ragionevole... ma il classico in commercio è in una bella latta di metallo e l'ho lasciato lì dove visto... al supermercato.
Questa ricetta sinceramente la riproverò a fare nonostante sia riuscitissima e strabuona... ma voglio provare con pochissimo zucchero e solo 50 gr. di burro.
Li chiamerò i buonbrutti alla riscossa 😁

Ok, ok, per quei pochi che son riusciti a rimanere su questa frequenza dopo il mio tanto irrimediabile blaterale... passo alla ricetta e buon bella giornata a tutti 😎😄😘

BUONBRUTTI alla mela gluten free, senza albumi, senza latte,  senza lievito e a basso contenuto di nichel

Per 15 biscotti
200 gr di farina di riso, 50 gr amido di tapioca, 100gr di burro,90 gr di zucchero,1 tuorlo,  1/2 cucchiaino bicarbonato, 1 mela golden (o altra frutta consentita se siete oltre la detox) ,
Si mescolano bene farina e bicarbonato e al centro si aggiungono il tuorlo, lo zucchero e il burro ben ammorbidito (tirandolo qualche ora prima fuori dal frigo o poco prima di impastare sciolto a bagnomaria).
Tagliare le mele a pezzettini, aggiungerle all’impasto, e cercare di farne una palla di frolla da far riposare avvolta in pellicola, almeno 30 minuti in frigorifero, meglio un' ora trattandosi di tipo di impasto molto friabile.
Poi si fa dell'impasto tante palline che si possono schiacciare  e lasciare così o, tenendo presente che l'impasto è fragile, cercare di stenderlo in una sfoglia unica,   col matterello fra due fogli di carta forno , trasferendo direttamente in teglia il foglio su cui lo si è steso. Per i più audaci dalla sfoglia si posso ricavare volendo anche formine, ma l'impasto lievita abbastanza ed essendo morbido non so quanto mantenga la forma sui bordi. Provate e saprete dirmi. Infornare quindi a 170 gradi per 15 minuti, ma regolatevi spezzandone uno e assagiando grado di cottura. Potrebbero piacervi più cotti.
Buon appetito... e notiziatemi se li provate  a fare 😉